Archivio | novembre 2012

 

Non ebbe più suolo sotto i suoi piedi,
nè in mano il bicchiere, nè voci d’intorno
ma limpido cielo pervase
ogni membra, e vento la rapì.
Vide rosse e morbide labbra
come drappi di porpora, sipari ambiti
d’attori dimenticati, e tra queste,
piccolo bocciolo di rosa amaranto…
Qual mano d’incanto Bellezza
ha scolpito in quel volto d’umano?
Chi seminò sullla greca perfezione
la purezza d’un dolce rossore?
Si torse l’anima in sospiri
seguendo le rive di riccioli arditi…
Le labbra, seppero cogliere la verità fugace:
ad un eterno cercare la Meraviglia
in un istante si volge
per mai più eguale tornare.
L.Q.